Taleggio contaminato? L’ozono può essere un aiuto per evitare i problemi

“In questi giorni, abbiamo intensificato le analisi microbiologiche approfondite con tamponi su ambienti, attrezzature e prodotti in stagionatura, oltre ad una sanificazione straordinaria”. A scriverlo in un comunicato – secondo quanto riportato da Salutenotizie.it – è l’azienda Carozzi di Reggio Calabria, produttrice del taleggio richiamato da Esselunga e da altri supermercati in seguito a un a possibile contaminazione da Listeria monocytogenes.

Non sappiamo quale tecnologia utilizzerà l’azienda in questione per la sanificazione degli ambienti, ma sottolineiamo che l’ozono viene già utilizzato in campo agricolo e alimentare proprio per tale scopo, sfruttando le sue proprietà e i bassissimi costi di applicazione.

Nel settore caseario, ad esempio, l’ozono viene utilizzato da molte realtà per la disinfezione e sterilizzazione (senza residui chimici) degli impianti di lavorazione del latte, ma anche per la sanificazione delle acque di governo per mozzarelle e latticini, per la riduzione degli odori e per l’eliminazione delle muffe indesiderate.

Insomma: l’ozono, anche in questa situazione, potrebbe essere un valido aiuto e una valida alternativa ai prodotti chimici.

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