Ozono medicale, come lo utilizzano i medici? Ecco le tecniche
Siccome la domanda ci viene posta di frequente cerchiamo di abbozzare una risposta semplice e chiara su quali sono le tecniche con cui viene sommistrato dai medici l’ozono nelle diverse terapie.
ECCO TUTTE LE TECNICHE
- APPLICAZIONE LOCALE CON VUOTO: con campane di vetro o sacchetti di plastica ad uso medicale viene creato il vuoto, in cui viene fatto fluire l’ossigeno-ozono (una metodica utilizzata soprattutto per ulcere, lesioni da decubito e lesioni cutanee).
- APPLICAZIONE INTRARTICOLARE: viene applicata un’iniezione localizzata con una miscela di ossigeno ozono.
- INSUFFLAZIONE INTESTINALE: con una piccola cannula viene introdotta nell’organo una miscela di ossigeno e ozono, a seconda della patologia da curare l’insufflazione può avvenire via vaginale (ex vaginiti) o rettale (candidosi intestinali).
- SOTTOCUTANEA: con un ago particolare, dopo aver sollevato con due dita una piega della pelle, viene iniettata una miscela di ossigeno ozono.
- GRANDE AUTOEMOTRASFUSIONE: viene effettuato un prelievo di sangue: il liquido ematico viene convogliato in un contenitore a sacca e trattato con una miscela di ossigeno-ozono, quindi viene reinfuso al paziente.
- PICCOLA AUTOEMOTRASFUSIONE: viene effettuato un piccolo prelievo di sangue con una siringa in cui è presente una miscela di ossigeno-ozono, la soluzione viene agitata per qualche secondo e quindi reiniettata al paziente per via intramuscolare.