Ozono in agricoltura, uno strumento in più per non sprecare acqua

L’ozono in agricoltura viene già impiegato. Ma le prospettive di utilizzo per questo gas sono molto maggiori. A dirlo è uno studio (il Progetto H2Ozone) promosso dall’agenzia regionale veneta per l’agricoltura (Veneto Agricoltura) in collaborazione con altri enti (tra cui il fondo europeo per lo sviluppo rurale) e concluso nel lontano 2014 (qui il documento completo).

La sperimentazione ha dimostrato infatti che l’ozono può servire sia nel riutilizzo di acque reflue di cantine e caseifici sia nella “pulizia” di acque per fini irrigui. L’abbattimento del carico organico è stato notevole: del 93% per i refl ui di caseifi cio e del 40% per quelli di cantina. Sono stati inoltre rilevati effetti fi tosanitari positivi nell’utilizzo dell’acqua ozonizzata per l’irrigazione di colture di mais.

In particolare, si legge nella ricerca, l’ozono “si è dimostrato efficace nel contenere la produzione di Afl atossina B1 attraverso l’irrigazione con acqua ozonizzata”. L’acqua ozonizzata, inoltre, è risultata efficace anche nella difesa fitosanitaria contro i nematodi fitoparassiti e “potrebbe essere inserito come metodo alternativo di controllo ai tradizionali nematocidi di sintesi”.

Lo studio si conclude comunque invocando la necessità di altri studi. E noi ci uniamo alla richiesta.
L'ozono viene già utilizzato in agricoltura per disinfettare gli ambienti e ripulire le acque
L’ozono viene già utilizzato in agricoltura per disinfettare gli ambienti e ripulire le acque

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